salume soppressata

Soppressata artigianale: un lusso quasi scomparso

Tra i tantissimi prodotti artigianali del territorio nostrano, derivanti da culture e arti culinarie straordinarie, l’arte della salumeria è forse una delle punte più alte dell’intera cultura gastronomica dello stivale. Innovativa, mai banale e con ricette sempre ricche di gusto e storia, l’antica salumeria italiana ha saputo conquistare il cuore, e il palato, di tutti.

Uno dei salumi più iconici della produzione italica è indubbiamente la Soppressata Artigianale, un particolare tipo di salume talmente iconico nella sua potenza da divenire un vero e proprio lusso senza tempo, anche se ormai quasi scomparso.

Quando si parla di soppressata quindi, non si parla di un semplice salame qualsiasi, ma di un prodotto tipico di regioni come Puglia, Calabria, Molise e Campania, che hanno creato un tipo di soppressata speciale in base ai prodotti tipici di provenienza regionale.

A ogni regione la sua soppressata quindi, le cui differenze stanno principalmente nei condimenti centrali o nella tipologia di lavorazione iniziale.

Ma cos’è esattamente la soppressata?

Che cos’è la Soppressata Artigianale

Per definizione tecnica, la soppressata artigianale è uno speciale tipo di salume del sud Italia, che viene realizzato a partire da carni pregiate di suino.

A differenza del salame classico prodotto quasi in tutto il territorio, per la soppressata vengono impiegate le parti magre della carne in questione, parti come coscia, spalla, filetto e simili.

Quando si parla di soppressata artigianale quindi, si intende lo stesso tipo di salume, realizzato però in maniera artigianale e con le antiche tecniche di produzione locali, chiaramente non industriali. Ovviamente, proprio per questo, le materie prime impiegate sono spesso acquistate sul posto, andando a costituire una soppressata al 100% a chilometro 0.

Tutto il duro lavoro che si nasconde dietro a questo saporito prodotto ha, da sempre, lo scopo principale di garantire al cliente finale un salume sano e genuino, che possa allietare pranzi e cene con il suo unico ed inconfondibile sapore di meridione.

Nonostante la cultura dietro a questa produzione si stia perdendo con il tempo, è comunque possibile acquistare un pezzo di Soppressata Artigianale, ad esempio, sul sito SaporiDeiSassi.it, uno degli e-shop meglio forniti in fatto di salumi artigianali e prodotti tipici.

Come viene lavorata la Soppressata Artigianale

Seguendo le considerazioni fatte finora, si potrebbe facilmente asserire che la soppressata sia un prodotto molto diverso rispetto al classico salame italiano. Questo perché, oltre alla differenza nei materiali di produzione, un’altra differenza piuttosto importante consiste nel processo di lavorazione.

Il salame classico, infatti, viene prodotto a seguito di un meticoloso processo di triturazione meccanica, spesso favorito da tritacarne che possono lavorare su carni grasse o mix dello stesso taglio. Questo permette quindi di raggiungere la consistenza così unica del salame “standard”.

La Soppressata invece subisce un processo molto più “fine” e incentrato sul dettaglio, in quanto le componenti magre della carne utilizzata sono tagliate a mano e a punta di coltello. Questo procedimento, seppur più lungo e di precisione rispetto al normale tritacarne, garantisce una migliore qualità del risultato finale, che conserva tutte le sue proprietà strutturali e chimiche.

Una volta pronto, il taglio viene condito con sale, pepe e uno speciale peperone essiccato, solitamente in polvere, che gli dona quel sapore così unico e riconoscibile anche solo all’olfatto, semplicemente sfiorando con le dita il budello di copertura.

Una volta pronta, la soppressata viene preparata poi per un periodo di stagionatura che, ancora una volta, differisce da quello del salame. Se, per quest’ultimo, si hanno periodi di stagionatura normali (al massimo di 10 settimane), la stagionatura della soppressata può arrivare ad una durata di massimo 40 giorni.

La Soppressata in cucina: come consumarla

Una volta terminata l’asciugatura, il salume è quindi pronto per essere consumato.

Gli utilizzi che coinvolgono la soppressata sono dei più vari, e variano anche in base alla regione in cui è stato prodotto il salume stesso. Di conseguenza può essere facilmente abbinato con legumi, creme di fave o anche gustato in piccole porzioni come aperitivo prima di un pasto relativamente abbondante.

Il suo mai noioso sapore, inoltre, si sposa quasi alla perfezione in abbinamenti con funghetti, olive, cetrioli, cipolline e così via, coinvolgendo in maniera perfetta quasi tutti gli alimenti conservati sott’olio.

In ogni caso, la soppressata artigianale è un ottimo compagno per gli aperitivi carichi, essendo principalmente concepita per essere gustata in solitaria.

Autore dell'articolo: Marco

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